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Canyon dello Zena

  • Comune:  Loiano
  • Interesse:  SI
  • Bibliografia:  
  • Sito web:   http://www.greenpepper.it/ 
  • Note:  Descrizione: la gola è stata formata dallo scorrimento del torrente Zena che, con l’aiuto dei numerosi piccoli affluenti, ha scavato nella roccia di arenaria un solco discretamente profondo e suggestivo, considerando la morfologia del luogo. Caratteristica della gola sono appunto gli scivoli, le vasche e i piccoli canyon che si aprono nell’arenaria. Intinerario: Dal Parco dei Pianazzoli, presso la fonte di Quinzano, si percorrono 400 m di fiume in un tratto pianeggiante e completamente immerso nel bosco. Ad un certo punto il torrente piega decisamente a destra (nord-est). Dopo pochi metri si apre il primo e più alto salto della gola: 30 m, (armo sulla destra: su un poggetto 3m più in alto rispetto al bordo della cascata, dove sono presenti diversi alberi a cui armare). Dopo aver passato alcuni massi di frana si percorrono una serie di bei scivoloni, l’ultimo dei quali immette, incassato nella roccia, in una vasca completamente allagata attraversabile a nuoto (2m di dislivello). Un tratto di fiume, di 1 Km ca., praticamente pianneggiante e immerso nel bosco è costellato, purtroppo, da diverse carcasse di automobili anni '50 che alcuni incivili hanno preferito gettare dalla scarpata piuttosto che fare uso del rottamaio. A circa 390 m S.L.M. c’è il “piccolissimo canyon” attraversabile con l’acqua alle ginocchia e dopo 200 m, sulla sinistra, si apre un sentiero che offre l’opportunità di uscita dalla gola. Altri 2 scivoli e una serie interminabile di belle vasche portano al “piccolo canyon”. Bello e suggestivo è attraversabile bagnandosi fino alla cintura. Dopo ancora vasche, scivoli e alcuni sentieri, che attraversando il fiume portano fuori dalla gola, si arriva agli ultimi tre salti da scendere su corda. Problematici sono gli armi che, per via dell’arenaria, vanno fatti su alberi che sono piuttosto arretrati. Superate le cascate finali, seguendo il sentiero (segnavia cai 805) che costeggia e attraversa più volte il fiume si arriva alle auto (circa 1h di cammino), lasciata preventivamente presso la località Fornace. Note tecniche Armi: Tutti naturali. Per sicurezza portarsi qualche lungo chiodo a fessura. Calate: 33 m (corda 66 m), armo a destra, su albero posto in un poggetto 3 m più in alto rispetto al bordo della cascata; 2 m armo molto arretrato su albero al centro del fiume, oppure superabile in libera con piccola arrampicata tecnica sulla sinistra; 2 m no armo, con vasca fonda; 3 m armo su grosso tronco piantato nella vasca; 10 m armo a sinistra molto arretrato; 10 m armo arretrato. Percorrenza: 6 ore.
  • Opere Idrauliche:  
  • Inquinamento:  Presenti carcasse di auto anni '50 nel letto del fiume
  • Cartografia:  
  • Quota Ingresso:  476 metri s.l.m.
  • Quota Uscita:  270 metri s.l.m.
  • Dislivello:  206 metri
  • Sviluppo in Pianta:  5000 metri
  • Litologia:  arenaria (Formazione di Pantano)
  • Bacino:  
  • Verticale Max:  33 metri
  • Frazionamento:  
  • Numero Calate:  5
  • Periodo:  Aprile/Maggio
  • Esplorazione:  Nevio Preti, Roberto Poggipolini, Giovanna Paganelli, Enrico Baroni (Gsb-Usb), aprile 1995

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Data discesa Portata Stato armi Note Utente
2015-04-12 corretta speditivi ad alberi Canyon trovato impraticabile, a causa della presenza di numerosi alberi caduti con le ultime nevicate. Uscti dalla forra dopo la prima vasca. lgrandi94